Giornata 6: Non una fine, ma un inizio #Emozioni…ingioco!

Volano alti nel cielo i palloncini, al grido comune di “Emozioni in gioco”! E così, volando, portano con loro oltre le nuvole i pensieri, i sogni e i desideri di ognuno.
Sabato 26 agosto si conclude così una settimana ricca di sport e giochi, di sorrisi e avventure, di (ri)scoperte e connessioni.

E mentre il sole si acquieta, fa da cornice a questa serata di festa il mare, calmo e sereno: nuovamente accolti presso l’Handinautica, la sede della Polisportiva Sportinsieme Sud Barletta, i protagonisti della prima edizione di “Emozioni… in gioco – Integriamoci con lo Sport” hanno trascorso una giornata da campioni, tra medaglie e premiazioni.

Dopo una prima parte del pomeriggio dedicata a nuove uscite in barca a vela e su

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gommone, grazie alla preziosa disponibilità degli armatori con le loro imbarcazioni e

alla presenza del Corpo delle Capitanerie di Porto, che li ha seguiti e scortati in mare, in banchina numerose sorprese hanno accolto e atteso i ragazzi coinvolti nell’iniziativa.

A prendere parte alla premiazione, rappresentanti di ogni partner che ha contribuito alla realizzazione dell’evento e delle associazioni sportive del territorio bitontino: un percorso condiviso e comune, portato avanti con fiducia ed entusiasmo.

E mentre il sole cala all’orizzonte, anche il progetto volge al termine: “Una fine che in realtà è un inizio”, afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione di Bitonto Vincenzo Gesualdo, presente sul posto: “Non ho parole, se non ringraziamenti a chi ha creduto e portato avanti un progetto così. Le mani intrecciate, così come sono presenti sulla locandina, sono emblema del contatto, della connessione, della capacità di una comunità di fare rete. E io mi auguro tenacemente che tutto questo possa continuare nel tempo.”

Auspicio comune, quello di poter garantire continuità a quei sorrisi che hanno colorato, giorno per giorno, la tela bianca che era la 1^ edizione del progetto “Emozioni… in gioco”. Stesso obiettivo che intende porsi l’Asl Bari CSM Area 3, che, attraverso le sue rappresentanti, la D.ssa Simona Ruggiero e la D.ssa Giovanna Moretti, intende proporre un appuntamento invernale con lo sport e l’integrazione.

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Giuseppe Pinto, Presidente del C.I.P. – Puglia

Essere disabile non è essere meno fortunato”, commenta Giuseppe Pinto, Presidente del C.I.P. Puglia, anch’esso presente alla serata conclusiva: “Sono profondamente convinto che ognuno di noi abbia un destino da perseguire. E avere una disabilità significa mettersi a disposizione degli altri, donando a chi ci è accanto ciò che la vita ci ha tolto. Noi del Comitato Italiano Paralimpico crediamo proprio in questo: fare aggregazione è donarsi agli altri, significa stare bene. Da qui, disabilità significa crescita, rinascita.”

Portavoce dei reali e attivi protagonisti della settimana è Paolo, che con poche parole esprime la sua gioia nell’aver preso parte al progetto: “Vorrei solo ringraziare i ragazzi di Laureati in Movimento che sono stati tutta la settimana con noi: grazie, ci avete fatto divertire molto.”

Ed è per il loro benessere che l’iniziativa è nata ed è stata portata avanti, con le mani strette e unite in abbraccio circolare: “Io credo nell’effetto farfalla. Credo e spero che da momenti di condivisione come questo possano nascere occasioni sempre più numerose e coinvolgenti.” A prendere la parola è ora Loredana Modugno, Presidente di Legambiente – Circolo di Bitonto “Pino Di Terlizzi”. Come in una grande danza, un infinito girotondo ricco di colori: “Legambiente è coinvolta in molti settori, da sempre.

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Loredana Modugno, Presidente Legambiente – Circolo di Bitonto “Pino Di Terlizzi”

Avendo ricevuto molte richieste da parte di associazioni che si occupano di vela, sarebbe interessante poter pensare ad un progetto che miri alla sensibilizzazione ambientale, volto al recupero dei rifiuti presenti al largo delle coste. Quindi, perché no, impegnandoci nuovamente in un’iniziativa comune.”

E nel clima festoso e familiare che si respira in questa serata conclusiva, non possono mancare i ringraziamenti ai padroni di casa che, in maniera totalmente gratuita e volontaria, hanno aderito al progetto e accolto questa grande squadra di vincitori: Michele Mennea, gestore dello stabilimento balneare “Lido Mennea”, affettuosamente chiamato “zio” per il suo cuore grande e l’amore verso il prossimo, e Ruggiero Lauroia, presidente dell’Associazione Polisportiva “Sportinsieme Sud – Barletta”, partner senza cui non sarebbe stato possibile donare ai ragazzi emozioni intense e uniche in alto mare.

Un doveroso applauso va alla Capitaneria di Porto e alla motovedetta che ci ha seguito e scortato per le uscite in mare”, afferma quest’ultimo: “Perché è solo grazie al loro supporto che siamo riusciti a fare tutto questo in poco tempo”.

Presente alla premiazione e per tutta la settimana Angela Dicuonzo, Presidente dell’Associazione di Volontariato Onlus “Il Colore degli Anni” di Trani che, con entusiasmo e partecipazione, ha arricchito il ventaglio di partner extra-territoriali.

Un grazie a tutti coloro che si sono spesi per questo progetto e al Comune di Bitonto, che ha patrocinato e finanziato le attività della settimana”, commenta Franco Bonasia, Presidente dell’Associazione Polisportiva Disabili Elos, promotrice di questa 1^ edizione. Ma il ringraziamento più grande, aggiunge, va dato all’anima del progetto, Vito Sasanelli.

Fulcro dinamico dell’intero organismo di forze, con dedizione e impegno ha saputo coordinare un insieme di energie differenti, facendo in modo che convergessero verso un unico grande obiettivo: la spinta propulsiva verso la creazione di una cultura della disabilità, oltre ogni tipo barriera.

Ed è proprio Vito Sasanelli a condurre la premiazione, destinando targhe, oltre che ad ogni partner, ad ogni Associazione Sportiva del territorio bitontino che si è messa a disposizione per la buona riuscita dell’evento, durante l’intera settimana: così vengono premiate anche l’ASD e C Laureati in Movimento, l’ASD Volley, l’ASD Virtus, l’ASD Karate Club, l’ASD La Perla, l’ASD Gymnica Sport, l’ASD Dance Emotion e l’USD Olimpia Torrione.

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Gli esperti e gli istruttori che hanno preso parte all’iniziativa

Ma ora è il momento della premiazione vera e propria, tanto attesa dai ragazzi partecipanti: durante la “sei giorni”, sono stati dedicati diversi momenti alle MiniOlimpiadi e i MiniTornei durante cui, a colpi di frisbee o tiro alla fune, le otto squadre partecipanti si sono sfidate a rotazione.

Tocca così al giudice di gara, Giuseppe De Napoli, annunciare la classifica e relativo punteggio: e a vincere le medaglie d’oro è la squadra dei Neri, con 81 punti, seguita sul

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La squadra Nera, 1^ classificata

podio dalla squadra dei Verdi e dei Celesti, con 67 punti, e dalla squadra Rossa, con 64 punti. Si distanziano dal podio, per una manciata di punti, la squadra Arancione e quelle dei Blu, dei Gialli e dei Bianchi.

Eppure non c’è classifica che tenga quando ci si diverte con sana competizione e allegria.

Allora, con quei sorrisi, si è un po’ tutti vincitori. Fioccano le medaglie, consegnate a tutti i ragazzi, gli esperti e gli istruttori.

Non mancano, nella serata dedicata ai premi e ai ringraziamenti, musica, balli di gruppo, una merenda sostanziosa e un importante momento di riflessione, in cui poter esprimere i propri desideri e i propri sogni. E poi basta affidarli al cielo, facendoli volare assieme a tanti palloncini colorati: oltre le nuvole, verso il sole, verso l’infinito.

Al termine della settimana e del resoconto quotidiano delle attività, si sente il bisogno di tirarne le fila, mettere nero su carta le proprie emozioni e i propri pensieri.

Cosa ci salva dall’oblio? Cosa ci salva dalle paure, dalle ombre, dalle fragilità?

Ci salvano l’amore, l’affetto, una mano tesa, un eterno girotondo. Ci salvano i colori, puri, luminosi, espressi in un gesto silente, nel tendere le mani verso chi ci è accanto.

Allora un desiderio, adesso, è necessario che venga espresso: che tutti possano colorare la tela bianca della vita con le uniche, meravigliose tonalità che si nascondono nell’animo. Blu, verde, giallo o azzurro, poco importa il colore. Purché ci sia la più totale e totalizzante espressione delle proprie sfumature, senza limiti, inibizioni o barriere. Mettendosi in gioco, mettendoci in gioco. Tra salti, musica, risate, voci ed emozioni. Partendo da qui.

Alessia De Lucia

Sfoglia la Gallery (a cura di Enrico Ciocia):

 

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